Anna Luana Tallarita artista internazionale, cantante jazz, compositrice, autrice, arrangiatrice. Artista ma anche intellettuale, professionista, impegnata in varie attività, presenta il 26 luglio 2023, il nuovo singolo CAMMINANDO. Pubblicato nella versione italiana e in lingua portoghese. Brano in cui Racconta il cammino di vita e quotidiano, di quelle tante figure romane, che animano le sue strade e che celano i segreti, che lungo i suoi vicoli, costruiscono la storia d’Italia. La vita privata incrocia quella pubblica, ispirando un testo intenso, sentito. La parentesi di tre anni a Roma, fa nascere un testo significativo e vissuto, in cui l’esperienza di direttore dell’agenzia di comunicazione strategica, l’ha messa a contatto con figure lavorative specifiche e la sua curiosità di artista ha trasformato quell’esperienza, in un brano profondo, tutto da ascoltare e capire, tra le righe del non detto.
Anna Luana, ha abituato il suo pubblico alla sua intensa voce nel jazz, con quattro ottave di estensione e nel pop jazz con la sue eleganti composizioni e gli arrangiamenti che ne fanno, di questo singolo, un brano bello da ascoltare, con una melodia che resta in mente. Camminando, che nella versione portoghese di intitola Andando,
“Camminando” Testo e musica di Anna Luana Tallarita Prodotto da EJ production www.ejecam.it Composizione e Arrangiamenti Anna Luana Tallarita Studio musicale Blapstudio Milano Antonio Polidoro Sound Engineer
L’esperienza dei due musicisti jazz si incontra ancora per un duo d’eccezione. Anna Luana Tallarita cantante jazz e compositrice autrice e Carlo Morena pianista compositore e arrangiatore in un jazz house concert evento privato su invito alla Commanderie a Gioia Tauro nella prima settimana di luglio. Affronteranno un repertorio di editi e inediti della Tallarita e brani di rara delicatezza come Inútil paisagem e Ritornerai. Un concerto di musica jazz di rarefatta eleganza con la voce straordinaria di Anna Luana Tallarita, artista e intellettuale, insignita del Cavalierato al Merito dalla Repubblica Italiana e il pianismo lirico e intimo di Carlo Morena. Detentore della cattedra di pianoforte jazz al conservatorio di Milano. I due musicisti hanno registrato insieme vari dischi tra cui Angola Tributo a E.Shorter; Epilogue tributo a Bill Evans; Retrato Tributo a Chico Buarque. Dimostrando un’affinità artistica rilevante. Il concerto è promosso dalla EJ Ecam agency e dall’Associazione Cafisc. .
Dopo aver pubblicato il nuovo libro sul canto e la voce IL SUONO DELLA VOCE di avvia l’Alta formazione a numero chiuso in presenza a Roma Milano Gioia Tauro e on line.
Sono pochi gli allievi scelti dopo un provino gratuito che la docente decide di seguire.
Date le altre attività che la vedono direttore e presidente ( EJ Ecam PCAPolitical ).
Per chi si approccia al canto per la prima volta e cerca lo studio di una tecnica vocale completa. Canto tecnica vocalità solfeggio teoria musicale storia del jazz e della musica.
Per i professionisti che vogliono migliorare la performance. Che vogliono affrontare nuovi repertori.
Il linguaggio preferenziale sarà poi quello jazz. E del suo repertorio.
Inoltre si farà un percorso personale che guardi non solo alla tecnica vocale ma anche al proprio corpo inteso come strumento e all’incontro del proprio percorso interiore ed emotivo. Dualità che si completa nell’esecuzione e nella performance canora.
Programma del corso:
Respirazione; Esercizi per la corretta respirazione e l’emissione de suono; Percezione del proprio corpo primo strumento musicale; Studio delle tecniche vocali; Scale arpeggi; Improvvisazione ed esercizi utili a questaIntroduzione al Jazz; Storia del jazz; Genere e stile Storia del repertorio jazz; Repertorio jazz; Preparazione di un brano Organizzazione del repertorio Solfeggio e teoria musicale; Pianoforte per cantanti .
Al termine del corso sarà rilasciato, un Attestato di Frequenza
Per info e iscrizioni contattare la segreteria di EJ:
Scrivendo a: corsodicanto@ejecam.it
chiamando lo +39 327.776.41.05 o inviando un WA o SMS Jazz Singer, Vocal Coach
I libri di Anna Luana Tallarita
La voce che suona
Tecnica improvvisazione e Jazz
Un manuale per chi vuole studiare la voce e come suonarla, conoscendo l’apparato fonatorio e le tecniche canore. I rudimenti della teoria della musica, in particolare per i neofiti, la storia del jazz e il suo linguaggio. La voce come strumento da suonare, linguaggio del corpo che comunica attraverso il suono. Perché suonare la voce, è una funzione complessa, del corpo e della mente. La seconda parte del libro si apre al linguaggio jazz, all’improvvisazione legata allo sciamanesimo, e racconta di due grandi figure quali Coltrane e Parker. E poi Jelly Roll Morton e il primo disco jazz con la ODJB. L’esempio di analisi dello standard All the Things You Are e la storia del brano. Infine un appendice con gli atti del convegno sul suonare la voce, svoltosi a Lugano.
Il libro analizza con sapienza ed esperienza il tema del potere della voce nelle sue complesse e articolate implicazioni. Dalle origini storico–sociali alla comunicazione contemporanea, passando per i rapporti con la religione e con i linguaggi non verbali, la prima parte dell’opera tratteggia il ruolo della voce nell’evoluzione umana. Nella seconda parte, di natura manualistica, l’autrice offre teorie, esercizi e nozioni per un corretto utilizzo dell’apparato vocale.
Un manuale per chi vuole studiare la voce e come suonarla, conoscendo l’apparato fonatorio e le tecniche canore. I rudimenti della teoria della musica, in particolare per i neofiti, la storia del jazz e il suo linguaggio. La voce come strumento da suonare, linguaggio del corpo che comunica attraverso il suono. Perché suonare la voce, è una funzione complessa, del corpo e della mente. La seconda parte del libro si apre al linguaggio jazz, all’improvvisazione legata allo sciamanesimo, e racconta di due grandi figure quali Coltrane e Parker. E poi Jelly Roll Morton e il primo disco jazz con la ODJB. L’esempio di analisi dello standard All the Things You Are e la storia del brano. Infine un appendice con gli atti del convegno sul suonare la voce, svoltosi a Lugano.
si inaugura una nuova rubrica sul CANTO E LA VOCE dell’artista antropologa ANNA LUANA TALLARITA
JAZZ SINGER DOCENTE VOCAL COACH SCRITTRICE ci ha da sempre abituato ad una produzione teorica e di ricerca oltre che alle performance canore in un percorso di ricerca costante della storia antropologia ed etnomusicologia, in particolare suo suono vocale e il corpo.
“in cui viaggeremo entro i meandri di un complesso strumento”. Si legge.
La voce e il suo potere, dallo strumento vocale passando per la parola e la comunicazione, sino allo strumento voce che genera il suono.
Io sono Anna Luana Tallarita, cantante jazz, autrice, performance, antropologa e scrittrice.
Appassionata e curiosa, delle tematiche legate al potere ed agli strumenti che il potere utilizza per manifestare se stesso, cioè la volontà di azione, che sta alla base di ogni singola azione umana.
Si perchè l’essere umano, ha come idea primaria, quella di dare una manifestazione tangibile, della sua esistenza. E lo fa, creando.
E tutto ciò che crea, è una manifestazione soggettiva della sua volontà di esistere. Questi appuntamenti sulla voce, e il suo utilizzo, prendono spunto anche da un libro che ho scritto “IL POTERE DELLA VOCE”, per un uso consapevole dello strumento vocale, nel quale presento lo strumento vocale e il potere della comunicazione sotto multiformi aspetti. Sì perchè la voce è uno strumento, davvero complesso, strumento fisico, ma anche simbolico, o meglio, utile alla trasmissione di segni, che sottendono dei simboli, che richiamano alla cultura e alla società a cui si appartiene o ad altre società di riferimento.
Attraverso la parola, noi siamo capaci di costruire realtà, e dare forma ai pensieri. E il passo dalla parola alla voce cantata, è molto breve. Pertanto vi racconterò di questo mondo ampio e colorato di ricche sfumature.
Lezione 1: Il suono della voce: che cos’è la voce new
“Il lavoro di Anna Luana Tallarita analizza con sapienza ed esperienza il tema del potere della voce nelle sue complesse e articolate implicazioni e permette a me di presentare in proposito due casi etnografici di diverse situazioni performativi, distanti nello spazio e nella cultura che li esprimono, per poi ragionare come il corpo e la voce giochi tra loro con rimandi reciproci in entrambi i casi.”
Donna eclettica e vulcanica artista Anna Luana Tallarita
Donna eclettica e vulcanica artista
Anna Luana Tallarita
Variegate multiforme natura. Donna artista, triplicemente donna. Giovane eclettica e vulcanica artista. Anna Luana Tallarita, jazz singer, musicista compositrice e scrittrice. Pittrice antropologa cognitivista Interior Design. Un artista a tutto tondo, in viaggio entro i macrocosmi del macrocosmo dell’umana natura. Viaggi attraverso il pensiero e al filosofia, la realtà le città, i paesi tanto da osservare, curiosamente percepire, amabilmente comprendere. L’analisi ed osservazione dell’altro ne ha fatto un’artista davvero particolare. Mossasi dalle terre calabre alla Toscana per un percorso di studi ed incontri che modificheranno l’intero corso della sua vita. Si laurea con gli illustri docenti della facoltà di lettere e filosofia di Siena in lettere classiche indirizzo etnoantropologico. Altra laurea alla Sapienza di Roma. Prosegue con il master a Parigi, gli studi jazzistici e riscopre la libertà d’arte nel jazz. Studi jazzistici in conservatorio a Bologna e Genova. Corsi di musica, canto e jazz a Vicenza, Roma, Parigi, Milano, Perugia, Siena con docenti internazionali. Ma la sua formazione artistica si deve ad un particolarissimo percorso autodidattico. Le sue opere pittoriche, le sue consulenze di architettura, le docenze di antropologia dello spazio, di etnomusicologia, di lettere e scrittura creativa, la portano in scuole, workshop, accademie in Italia e all’estero. Attività che affiancano quella di concertista primaria, in Italia, Germania, Spagna, America Latina, Parigi. La Tallarita e al sua voce complessa multiforme che racconta del mondo vario, del jazz, della musica dal mondo, dei colori delle tele che raccontano delle multiformi variazioni della mente e della voce stessa, è artista complessa criptica ma altresì immediata, diretta. Un connubio di variabili a contrasto, che ne rivelano la natura mobile volitiva eterna del mare in movimento e dei suoi flutti. Da cui bruna sirena è nata in un tempo mitico.
Apporti di fantasia e intuizione dell’interpretazione della realtà
Anna Luana TallaritaUNIDCOM/IADE-U
Riassunto
Questo articolo vuole, attraversando lo stato dell’arte del Segno,mostrare come ilDesigner, per mezzo della sua professione, possa lasciare la propria impronta nellasocietà. Grazie alla manipolazione della materia a seguito di un atto creativo, allacui base vi siano tutti i procedimenti: dall’intuizione, alla fantasia. Attività queste,chiaramente inserite entro il complesso universo delle capacità cognitive e sensoriali, che includendosi nell’atto percettivo, consentono al designer unapropria interpretazione della realtà.
Attraverso gli organi sensoriali; aiutato dalla propria conoscenza, dalla memoria e dal ricordo. Dalla necessità di dare rispostaalla soluzione di un problema o altresì alla necessità di esprimere se stesso in quantoindividuo esistente. A conferma della propria presenza sulla condizione di pre-esistenza, e per tanto di non-essenza. L’agire pertanto nell’atto di manifestarsi inquanto volontà di potere: fare e creare, si palesa così attraverso l’atto creativo: lacreazione, l’oggetto di design.Parole chiaveSegno, Design, Potere, Percezione, Fantasia
Abstract
This article, crossing state of the art, will demonstrate how the how the designer,through his profession, he can leave his mark on the society. With to themanipulation of matter as a result of a creative act, to whose base there are all the procedures related to intuition, and imagination.These activities are includedwithin the complex cognitive and sensorial universe. That they are in the act of perception, enable the designer own interpretation of reality. Through the organsof sense; aided by their knowledge, memory and remembrance. By the need to givean answer to the solution of a problem or also to the need to express himself, as anindividual who existent. In confirmation of its presence on the pre-existence, of non-essence. Acting in the act of manifest itself as the will to power: how to make andcreate, it is revealed through the creative act: the creation, the object of design.Key WordsSign, Design, Power, Perception, Fantasy.
info@annaluanatallarita.com
Anna Luana TallaritaIADE-U Av. Dom Carlos I, nº41200-649 Lisboa, Portugal
Temporalia… non cessant vos inflammare ventura, corrumpere venientia, torqueretranseuntia. Nonne ipsa sunt quae concupita inardescunt, adepta vilescunt, amissavanescunt ?
Le cose temporali sono oggetto di continua speranza, eppure le cosesperate v’ingannano ad ogni istante; non cessano d’infiammarvi, se previste; dicorrompervi, se presenti; di tormentarvi, se passano. Non sono appunto quelle chedesiderate si accendono, possedute perdono di valore, perdute si dileguano?
(S.Agostino, Serm. 157:5) .
IL SEGNO CHE LASCIA UN SEGNO
Il segno unisce convenzionalmente qualcosa con qualvoda altro.
Veste di significato un oggetto fatto a sua raffigurazione, rappresentandolo. Il soggetto che lo detienesi isola dalla massa, attraverso simboli e convenzioni che ne legittimano ladistinzione e la pertinenza ad uno spazio specifico. I segni sono dotati di unasignificazione simbolica determinante. Dove, come il segno, anche il simbolo è caratterizzato da qualcosa altro da sè e dalla sua natura. Un significato incluso nel segno, che è capace di rinviare ad una determinata realtà,decisa dalla ricomposizione di un intero. La sua parte più importante è il contenuto,che per essere interpretato si necessita di sapere in che modo si riferisca al suooggetto. La rappresentazione: è un processo che costruisce un interpretate definito come ground, attraverso un aspetto dell’oggetto esterno presente nel segno. Attuauno schema di risposta comportamentale cognitiva, rappresentante di uncontenuto che rinvia a un oggetto. Un Segno che attraverso un flusso cognitivo arriva a generare un interpretazione.
Il cui potere è ben delineato entro gli studidella Semantica e della Semiotica. Il metodo semiotico studia il segno (Sassari,2001) e presenta un elemento definito significante di natura materiale.
Questo sirivela generatore di un fenomeno psichico collegatoa quello semiologico. Secondo elemento del segno che favorisce la significazione.La società organizza se stessa attorno ad un grande universo di segni. Da cui le comunicazionidegli esseri umani dipendono. Ne condividano l’essenza ne sostituiscono il potere,anelano alla sua interpretazione per la decodificazione della realtà, per ilraggiungimento del potere di comprensione e gestione dello spazio che occupano. Sia esso un luogo materiale entro cui i segni si manifestino, nel processo di interazione in cui siamo integrati e inseriti.
IL SIMBOLO
Il simbolo può essere usato come concetto universale per la trasmissione di qualcosa che va condiviso. Conducendo in sé una molteplicità di significati. Umberto Eco, lo intende come il segno toutcourt: convenzionale-arbitrario e caratterizzato da un senso indiretto e figurato.La funzione sociale delle configurazioni simboliche e del loro potere sichiarisce grazie all’interpretazione del simbolo-segno. Questo correlato all‘emittente e sostenuto dalla decisione del ricevente, è caratterizzato da uncontenuto indefinito, nonché legato al simbolo tramite un rapporto di analogia. Il simbolo di potere si configura come un segno analogicamente connesso aldenotato. Inserito in un contesto di credenze, di miti, di riti e di altri simboli da signifucazione dell’esistenza umana. La sua funzione è quella di determinare a priori il destino individuale e sociale, grazie alla subordinazione decisionale. Questo punto di vista può essere integrato dal potere del simbolo stesso.
I simboli di potere, infatti in base ad un criterio formale, sono come deisegni la cui esposizione è prescritta dalle azioni di imposizione compiute dai pubblicipoteri. Come altresì da consuetudini vigenti nella società. La scelta di un criterioformale, riferito a una disposizione normativa, rispondente a una consuetudinesociale atta a prescrivere l’esposizione del simbolo. Permette di superare leincertezze delle definizioni sulla sostanza stessa del simbolo. E sono relative allanatura e alle caratteristiche proprie della configurazione simbolica. I segni riferiticome simboli di potere corrispondono ai simboli politico-rappresentativi. Questisono distinti dai simboli discorsivi a carattere logico-gnoseologico.
Tra le varieinterpretazioni del simbolo, la tesi decostruttivista gli rende quel significato che gliattribuisce l’osservatore. Per quella autoritaria il processo di significazione viene dalriconoscimento da parte dell’autorità pubblica competente e che si inseriscenell’area semantica della rappresentazione simbolica. Acquistano rilevanza i varisignificati riconducibili al simbolo, in base agli usi sociali oggettivamenteriscontrabili. Nel controllo di legittimità di una norma che prescriva l’obbligo diesposizione di un simbolo.
I simboli di potere sono entità oggettive. Nel rappresentare i valori consentono dicogliere dei loro aspetti che sfuggono ad ulteriori mezzi di conoscenza.
cfr. Eco Umberto(1997; 1984), Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino G. Einaudi 206 ss.
Ibid. cfr. Semiotica e filosofia del linguaggio
V. Pacillo, Diritto, potere e simbolo religioso nella tradizione giuridica occidentale: brevi note amargine, in http://www.olir.it, dicembre 2004, 1. Sui rapporti tra diritto e «sfera della coscienza» cfr., pertutti, G. Di Cosimo, Coscienza e Costituzione. I limiti del diritto di fronte ai convincimenti interiori dellapersona, Milano 2000.
cfr. M.G. Pelayo, Miti e simboli politici, trad. it. di L. D’Arcangelo, Torino
Per la legislazione simbolica si veda cfr. ora M. Neves, Costituzionalizzazione simbolica edecostituzionalizzazione di fatto, trad. it. a cura di M. Carducci, Lecce 2004, 27 ss R. Bin, Atti normativie norme programmatiche, Milano 1988, 351 ss.; Id., Le potestà legislative regionali, dalla Bassaniniad oggi, in AA.VV., Le fonti del diritto regionale alla ricerca di una nuova identità, a cura di A. Ruggerie G. Silvestri, Milano 2001, 135 ss. cfr. A. Ruggeri, Quale Costituzione per l’Europa?, in Dir.pubbl.comp.eur.2004:162 s.
Cfr., in tema, M. Manco, Il simbolo religioso sul corpo e V. Pacillo, Le mutilazioni religiosenell’ordinamento italiano, entrambi in AA.VV., I simboli religiosi tra diritto e culture, a cura di E. Dieni-A. Ferrari-V. Pacillo