Per info e iscrizioni contattare la segreteria di EJ: info@ejecam.it
Dopo aver pubblicato il nuovo libro sul canto e la voce IL SUONO DELLA VOCE di avvia l’Alta formazione a numero chiuso in presenza a Roma Milano Gioia Tauro e on line.
Sono pochi gli allievi scelti dopo un provino gratuito che la docente decide di seguire.
Date le altre attività che la vedono direttore e presidente ( EJ Ecam PCAPolitical ).
Per chi si approccia al canto per la prima volta e cerca lo studio di una tecnica vocale completa. Canto tecnica vocalità solfeggio teoria musicale storia del jazz e della musica.
Per i professionisti che vogliono migliorare la performance. Che vogliono affrontare nuovi repertori.
Il linguaggio preferenziale sarà poi quello jazz. E del suo repertorio.
Inoltre si farà un percorso personale che guardi non solo alla tecnica vocale ma anche al proprio corpo inteso come strumento e all’incontro del proprio percorso interiore ed emotivo. Dualità che si completa nell’esecuzione e nella performance canora.
Programma del corso:
Respirazione; Esercizi per la corretta respirazione e l’emissione de suono; Percezione del proprio corpo primo strumento musicale; Studio delle tecniche vocali; Scale arpeggi; Improvvisazione ed esercizi utili a questaIntroduzione al Jazz; Storia del jazz; Genere e stile Storia del repertorio jazz; Repertorio jazz; Preparazione di un brano Organizzazione del repertorio Solfeggio e teoria musicale; Pianoforte per cantanti .
Al termine del corso sarà rilasciato, un Attestato di Frequenza
Informazioni corsodicanto@ejecam.it
WA su (+39) 327.776.41.05
I libri di Anna Luana Tallarita
La voce che suona
Tecnica improvvisazione e Jazz
Un manuale per chi vuole studiare la voce e come suonarla, conoscendo l’apparato fonatorio e le tecniche canore. I rudimenti della teoria della musica, in particolare per i neofiti, la storia del jazz e il suo linguaggio. La voce come strumento da suonare, linguaggio del corpo che comunica attraverso il suono. Perché suonare la voce, è una funzione complessa, del corpo e della mente. La seconda parte del libro si apre al linguaggio jazz, all’improvvisazione legata allo sciamanesimo, e racconta di due grandi figure quali Coltrane e Parker. E poi Jelly Roll Morton e il primo disco jazz con la ODJB. L’esempio di analisi dello standard All the Things You Are e la storia del brano. Infine un appendice con gli atti del convegno sul suonare la voce, svoltosi a Lugano.
Il libro analizza con sapienza ed esperienza il tema del potere della voce nelle sue complesse e articolate implicazioni. Dalle origini storico–sociali alla comunicazione contemporanea, passando per i rapporti con la religione e con i linguaggi non verbali, la prima parte dell’opera tratteggia il ruolo della voce nell’evoluzione umana. Nella seconda parte, di natura manualistica, l’autrice offre teorie, esercizi e nozioni per un corretto utilizzo dell’apparato vocale.
si inaugura una nuova rubrica sul CANTO E LA VOCE dell’artista antropologa ANNA LUANA TALLARITA
JAZZ SINGER DOCENTE VOCAL COACH SCRITTRICE ci ha da sempre abituato ad una produzione teorica e di ricerca oltre che alle performance canore in un percorso di ricerca costante della storia antropologia ed etnomusicologia, in particolare suo suono vocale e il corpo.
“in cui viaggeremo entro i meandri di un complesso strumento”. Si legge.
La voce e il suo potere, dallo strumento vocale passando per la parola e la comunicazione, sino allo strumento voce che genera il suono.
Io sono Anna Luana Tallarita, cantante jazz, autrice, performance, antropologa e scrittrice.
Appassionata e curiosa, delle tematiche legate al potere ed agli strumenti che il potere utilizza per manifestare se stesso, cioè la volontà di azione, che sta alla base di ogni singola azione umana.
Si perchè l’essere umano, ha come idea primaria, quella di dare una manifestazione tangibile, della sua esistenza. E lo fa, creando.
E tutto ciò che crea, è una manifestazione soggettiva della sua volontà di esistere. Questi appuntamenti sulla voce, e il suo utilizzo, prendono spunto anche da un libro che ho scritto “IL POTERE DELLA VOCE”, per un uso consapevole dello strumento vocale, nel quale presento lo strumento vocale e il potere della comunicazione sotto multiformi aspetti. Sì perchè la voce è uno strumento, davvero complesso, strumento fisico, ma anche simbolico, o meglio, utile alla trasmissione di segni, che sottendono dei simboli, che richiamano alla cultura e alla società a cui si appartiene o ad altre società di riferimento.
Attraverso la parola, noi siamo capaci di costruire realtà, e dare forma ai pensieri. E il passo dalla parola alla voce cantata, è molto breve. Pertanto vi racconterò di questo mondo ampio e colorato di ricche sfumature.
Lezione 1: Il suono della voce: che cos’è la voce new
“Il lavoro di Anna Luana Tallarita analizza con sapienza ed esperienza il tema del potere della voce nelle sue complesse e articolate implicazioni e permette a me di presentare in proposito due casi etnografici di diverse situazioni performativi, distanti nello spazio e nella cultura che li esprimono, per poi ragionare come il corpo e la voce giochi tra loro con rimandi reciproci in entrambi i casi.”
è la figura rinascimentale dell’artista a tutto tondo .
Curiosa delle sfaccettature umane, ne ha intervistato, scovato ed elaborato le potenzialità i segreti le eccentricità, le normalità e le naturalità. Docente universitaria a Lisbona, è docente a contratto anche nelle scuole italiane secondarie superiori, per varie discipline, (lettere classiche, filosofia, design, musica..) a Milano.
ha conseguito il primo dottorato di ricerca con una tesi sulla volontà di potere e le sue manifestazioni sociali architettoniche e di design.
Plurilaureata è un intellettuale e tutto tondo, italo portoghese, viaggiatrice e attenta, analista politologa della società contemporanea. Il Suo ultimo libro: Il potere del potere, tratta delle tematiche del potere e delle sue manifestazioni materiali.
Non si fa mancare le produzioni artistiche, infatti nel 2019 esce il suo 6 disco di jazz: Eva, con liriche scritte e composte da lei e magistralmente suonate da i musicisti A.Rea D.Rosciglione L.De Seta.
e un un singolo pop, con video di Domenique Carbone: La NOTTE IMPREVEDIBILE
ANNA LUANA TALLARITA vocalità mediterranea sensuale mistura tre volte donna di..viaggi..pitture..sonorità.
Artista a tutto tondo jazz singer, composer, antropologa,pittrice, scrittrice, interior designer. La Calabria e i flutti del mediterraneo si dipanano dai colori della sua voce.Si muove per viaggi ri…cerche e concerti in tutta europa ed in america latina.
Affascinata dallo strumento voce in tutto le sue forme, culture e religioni.Si muove entro un repertorio vasto di jazz standard, storie italo francesi, canzone spagnola e bossanova con l’abilità sottile di un funambolo allegro, spaziando nei microcosmi del pensiero d’arte, del sentire musicale, alla stregua di un trapezista senza rete,con eccentrici giochi e salti, grazie al suo strumento, la voce,che usa con maestria e sapienza, centellinando ogni goccia del suo suono,definendone i contorni precisi ed a volte sfumati nell’area contenitiva delle sue performance.
Apprezzata in tutta Europa, ha i suoi lavori discografici promossi dallaEJ records con la presenza di stimati jazz artist tra cui LORENZO TUCCI PIETRO LUSSU E PIETRO CIANCAGLINI. Ha progetti stabili tra cui quello con KEKKO FORNARELLI, MANHU ROCHE, e FURIO DI CASTRI;un 4et d’eccezione:EPILOGUE ANNA LUANA TALLARITA SING BILL EVANS con CARLO MORENA piano YURI GOULUBEV/ARES TAVOLAZZI cbass MIKI SALGARELLO drums;l’eccellente trio con il sassofonista e clarinettista ACHILLE SUCCI ed alla chitarra con la ricerca accurata che lo contraddistingue in tua la sua eccentrica particolarità MAURIZIO BRUNOD;
due FORMAZIONI TRIO E 4ET SINTESI DELLE PRECEDENTI hanno dato vita a due lavori discografici in tributo a WAYNE SHORTER e CHICO BUARQUE; Inoltre ha cantato nel corso di occasioni differenti con:S.Bollani S.Bonafede P.Leveratto, Mario Raja,F.Boltro, D.Rosciglione, M.Giammarco. Presenza concertistica nei Jazz Festival di Lione , Parigi, Bruxellesl,Berlino,Barcellona,Caracas, Buenos Aires, La Havana.
Straordinaria manipolatrice di voci Anna Luana Tallarita
Straordinaria manipolatrice di voci” Enrico Intra “Dotata d un orecchio ed una musicalità straordinarie..” – Giorgio Rosciglione
Anna Luana Tallarita come è stata definita
DAL MARE UN CANTO DI SIRENA…….. IPNOSI MISTICISMO CALDI NOTE MISTE D’ORIENTE.. MOBILITÀ PERCUSSIVE AFRICANE…
Artista vulcanica.. Jazz singer composer Antropologa scrittrice Pittrice Interior Design Una serie di titoli che non riescono comunque a comprendere la sua multiforme natura la sua poliedricità il suo talento…ad essere se stessa….
Voce ammaliatrice di sirena precoce jazz singer muove i primi passi entro il jetset jazzistico italiano giovanissima entro la realtà formativa del Siena Jazz per spostarsi subito oltralpe dove oltre a studiare interior design si affaccia alle forme d’arte piu’ aperte e avanguardistiche, prosegue gli studi e le esperienze jazz seguendo i consigli e ascoltando le esperienze di eccelse voci estere in Italia e Francia
. Prosegue il percorso cantando esibendosi in gruppi di varie formazioni anche orchestrale. Intanto la sua formazione procede ed acquisisce la prima laurea in lettere classiche con indirizzo antropologico con una tesi sperimentale come ricerca prima in Italia sull’antropologia dello spazio percepito e vissuto. Prosegue gli studi jazz anche sull’ arrangiamento e la composizione tra i conservatori di Bologna e Genova, dal triennio jazz sino ad entrare al corso di alta specializzazione jazz a numero chiuso sotto la direzione di Piero Leveratto.
Avrà occasione di studiare composizione con Stefano Bollani presso il Roccella Jazz dove nell’ambito dell’anniversario del festival viene registrato un video con una sua performance di Autumn Leaves accompagnata al pianoforte dallo stesso Bollani. I musicisti incontrati in questi anni formativi, gli amici poi, hanno contribuito all’esplosione della sua molteplice arte, da Salvatore Bonafede, con cui studia collabora e canta in orchestra, in varie occasione nel corso del tempo,e che scrive per le lei le musiche del progetto insieme Interludio, un progetto che suona con le voci del canto del pianoforte e del contrabbasso dietro le immagini fotografiche di Francesco Truono. Da li al pensato progetto su Monk con il Leveratto. Prosegue con l’incontro di Lorenzo Tucci, con cui registrerà un disco che vedrà la presenza di Pietro Lussu al piano e Pietro Ciancaglini al contrabbasso. Registrato a Roma presso gli Studi Alfa.
In seguito l’incontro con Kekko Fornarelli con cui nasce un sodalizio d’arte e amicizia sino alla volontà di un progetto insieme un duo pianoforte e voce che all’attivo si esibisce in concerti con la dominazione …L’INCONTRO ed altresì un 4et con una formazione d’eccezione che pensa alla batteria Manhu Roche, lo straordinario batterista parigino che fu anche di Petrucciani Rosario Giuliani e Furio Di Castri. l’amicizia con Daniele D’agaro. In trio. L’aggancio di produzione da parte della Splasc(h)ed il contatto con la telefonata del direttore molte conferme per Anna Luana.
le esperienze musicali proseguono con l’incontro del trio di Carlo Morena da cui nascerà il Disco Looking Evans Con Yuri Goulubev E Miki Salgarello da cui anche un Video Dell’inedito Nora’s Back Di Morena-Tallarita dello Zep Studio’s Di Milano.(Presente Su Vimeo E You Tube)da li un altro Disco Schorter Tribute con C.Morena Achille Succi al Sax e Clarinetto Basso uno straordinario progetto in trio sulle orme del grande sassofonista.
Per la Tallarita cimentarsi in questi grandi repertori particolari e complessi per armonie e musicalità è una grande prova di abilità vocale musicalità nonché passione per i due compositori diversi ma entrambe fortemente presenti nel mondo artistico della formazione di Anna Luana. I tre con la presenza di Maurizio Brunod alla chitarra registreranno una altro disco tributo ad un grande della musica brasiliana Chico Buarque ancora inedito.
Che vedrà la luce il prossimo anno. Per ragioni discografiche. la stagione milanese prosegue con la nuova formazione Naima 4et che da il nome d’arte alla stessa tallarita naima appunto dal medioriente a Coltrane.. la nuova formazione vede Bebo Ferra alla Chitarra Riccardo Fioravanti al Contrabbasso e Stefano Bagnoli alla Batteria. La formazione oltre al repertorio su Schorter e Evans, cura un progetto su Coltrane da cui uscirà un lavoro discografico. Intanto si cimenta in live e presenze in concert tra cui al Fuori Salone Del Design A Milano In Tornona per la straordinaria settimana Del Design Internazionale. A Milano intanto l’incontro con Enrico Intra lo straordinario maestro del jazz e del free jazz dagli anni 70 ad oggi indiscusso pioniere e sperimentatore. La manipolatrice della voce, così come Intra racconta la voce strumento della Tallarita sarà presente in un progetto nuovo e futurista totalmente improvvisato del maestro Intra. Un’orchestra che vede Intra a tastiere campionate e pianoforte una sezione di strumentisti ritmici che suonano strumenti di carta e cartone, un coro vocale e una danzatrice la Anna Luana Naima alla voce in un continuum improvvisativo diretto da Intra. Progetto per voce danza e carta. Anna Luana Naima Tallarita ed Enrico Intra esplicano le potenzialità improvvisative entro il mondo musicale che nasce dal percotimento dallo sfioramento dal fruscio delle carte e cartoni.
Il primo concerto un grande successo al Politecnico Di Milano In Bovisa, da cui è nato un video. Sito Comieco tra le novità inoltre un duet col grande indiscusso maestro stelvio cipriani scrittore tra le colonne sonore piu importanti del cinema italiano di generele degli anni 70′ si ricord una tra tutte la colonna sonora Anonimo Veneziano. E il 4et Naima Sambinha con Robertinho de Paula Gilson Silveira Tito Mangialaja Luiz Carlos che abilmente si cimenta entro un Repertorio Sambistico E Bossanovistico in cui Anna Luana traccia le pennellate di colore brillante con la sua voce calda e multiarmonica. nel gran finale un duet d’eccezione con Joel Holmes candidato Ai Grammy NY pianista giovane eccezionale americano che sarà presente in Italia per un tour. La tallarita impegnata in molte attività di jazz e pittura, infatti espone in personale e collettiva a Parigi Bruxelle madrid Giappone e Cuba,miami e NY. La sua formazione come pittrice è in prevalenza da autodidatta ma è scaturita quale necessità spontanea al divenire interiore entro l’ampio raggio dei campi artistici entro cui la Tallarita si trova ad esprimere la complessa ed eclettica personalità, un viaggio espressionistico ma con percezioni di kandiskiana memoria, ove lo spazio viene totalmente ricoperto da colore, le note variopinte dunque riempiono il silenzio e dall’elucubrazione di parole e pensieri in divenire ecco rilevarsi il particolare che sempre appare se pur celato dal tutto.
Anna Luana Tallarita artista internazionale, cantante jazz, compositrice, autrice, arrangiatrice. Artista ma anche intellettuale, professionista, impegnata in varie attività, presenta il 26 luglio 2023, il nuovo singolo CAMMINANDO. Pubblicato nella versione italiana e in lingua portoghese. Brano in cui Racconta il cammino di vita e quotidiano, di quelle tante figure romane, che animano le sue strade e che celano i segreti, che lungo i suoi vicoli, costruiscono la storia d’Italia. La vita privata incrocia quella pubblica, ispirando un testo intenso, sentito. La parentesi di tre anni a Roma, fa nascere un testo significativo e vissuto, in cui l’esperienza di direttore dell’agenzia di comunicazione strategica, l’ha messa a contatto con figure lavorative specifiche e la sua curiosità di artista ha trasformato quell’esperienza, in un brano profondo, tutto da ascoltare e capire, tra le righe del non detto.
Anna Luana, ha abituato il suo pubblico alla sua intensa voce nel jazz, con quattro ottave di estensione e nel pop jazz con la sue eleganti composizioni e gli arrangiamenti che ne fanno, di questo singolo, un brano bello da ascoltare, con una melodia che resta in mente. Camminando, che nella versione portoghese di intitola Andando,
“Camminando” Testo e musica di Anna Luana Tallarita Prodotto da EJ production www.ejecam.it Composizione e Arrangiamenti Anna Luana Tallarita Studio musicale Blapstudio Milano Antonio Polidoro Sound Engineer
Achille Succi racconta Achille quanto il jazzista somiglia all’uomo?
Non saprei dire, sono cresciuto con il jazz da quando mi sono appassionato alla musica, quindi non so se ciò abbia influenzato il mio modo di essere; comunque senza jazz non sarei stato come sono ora sicuramente. Certo il jazz può aver favorito il “pensiero laterale” e una certa dose di adattabilità, almeno spero!
Cosa vuoi raccontare con le tue composizioni?
Non mi ritengo un compositore vero e proprio, spesso ciò che scrivo è finalizzato all’applicazione di una tecnica improvvisativa, allo sviluppo di un motivo, di un intervallo musicale o di qualsiasi cosa su cui sto lavorando in quel momento. Da questo lavoro spesso scaturiscono dei racconti, dei quadri musicali che rappresentano o evocano impressioni o sensazioni.
Quale credi sia in questo momento la nazione in cui il jazz sta esprimendo maggiore innovazione e creatività?
Ho avuto la fortuna di viaggiare molto per concerti e per l’attività di insegnamento, ma nonostante questo non ho abbastanza esperienza di luoghi in particolare dove il Jazz sta esprimendo innovazione e creatività. Certo in ogni parte del mondo sta emergendo una generazione di musicisti preparatissima anche grazie alle possibilità che la rete offre; può darsi che in futuro non ci sarà più una nazione trainante, ma tante piccole realtà di ricerca ed espressione musicale a grande livello; per far questo però c’è bisogno di luoghi di aggregazione, possibilità di esprimersi su un palco, o davanti a un pubblico, e questi spazi si vanno sempre più assotigliando.
Un manuale per chi vuole studiare la voce e come suonarla, conoscendo l’apparato fonatorio e le tecniche canore. I rudimenti della teoria della musica, in particolare per i neofiti, la storia del jazz e il suo linguaggio. La voce come strumento da suonare, linguaggio del corpo che comunica attraverso il suono. Perché suonare la voce, è una funzione complessa, del corpo e della mente. La seconda parte del libro si apre al linguaggio jazz, all’improvvisazione legata allo sciamanesimo, e racconta di due grandi figure quali Coltrane e Parker. E poi Jelly Roll Morton e il primo disco jazz con la ODJB. L’esempio di analisi dello standard All the Things You Are e la storia del brano. Infine un appendice con gli atti del convegno sul suonare la voce, svoltosi a Lugano.
Donna eclettica e vulcanica artista Anna Luana Tallarita
Donna eclettica e vulcanica artista
Anna Luana Tallarita
Variegate multiforme natura. Donna artista, triplicemente donna. Giovane eclettica e vulcanica artista. Anna Luana Tallarita, jazz singer, musicista compositrice e scrittrice. Pittrice antropologa cognitivista Interior Design. Un artista a tutto tondo, in viaggio entro i macrocosmi del macrocosmo dell’umana natura. Viaggi attraverso il pensiero e al filosofia, la realtà le città, i paesi tanto da osservare, curiosamente percepire, amabilmente comprendere. L’analisi ed osservazione dell’altro ne ha fatto un’artista davvero particolare. Mossasi dalle terre calabre alla Toscana per un percorso di studi ed incontri che modificheranno l’intero corso della sua vita. Si laurea con gli illustri docenti della facoltà di lettere e filosofia di Siena in lettere classiche indirizzo etnoantropologico. Altra laurea alla Sapienza di Roma. Prosegue con il master a Parigi, gli studi jazzistici e riscopre la libertà d’arte nel jazz. Studi jazzistici in conservatorio a Bologna e Genova. Corsi di musica, canto e jazz a Vicenza, Roma, Parigi, Milano, Perugia, Siena con docenti internazionali. Ma la sua formazione artistica si deve ad un particolarissimo percorso autodidattico. Le sue opere pittoriche, le sue consulenze di architettura, le docenze di antropologia dello spazio, di etnomusicologia, di lettere e scrittura creativa, la portano in scuole, workshop, accademie in Italia e all’estero. Attività che affiancano quella di concertista primaria, in Italia, Germania, Spagna, America Latina, Parigi. La Tallarita e al sua voce complessa multiforme che racconta del mondo vario, del jazz, della musica dal mondo, dei colori delle tele che raccontano delle multiformi variazioni della mente e della voce stessa, è artista complessa criptica ma altresì immediata, diretta. Un connubio di variabili a contrasto, che ne rivelano la natura mobile volitiva eterna del mare in movimento e dei suoi flutti. Da cui bruna sirena è nata in un tempo mitico.
LE SIGNIFICAZIONI DEL ROSSO Di Anna Luana Tallarita Dr. Utad/Iade/Grupo De Geociancias
La femminilità è fortemente connessa alla simbologia del rosso, in quanto colore legato alla fertilità e al sangue che si versa per la vita per il concepimento e non per la morte. Simbolo legato al mondo femminile, si pensi alle tante eroine delle fiabe da Rosamunda a Biancaneve, dalla Bella Addormentata a Cappuccetto Rosso tutte hanno come simbolo il colore rosso. Il rosso-simbolo del fuoco dello Spirito Santo inspira altresì il sapere e infonde la conoscenza sugli Apostoli, il colore del fuoco è simbolo della conoscenza, si pensi al mito di Promētheús che porta il fuoco agli uomini e alla mela dell’albero della conoscenza nell’Eden che è rossa come rosso è il Dio della Genesi denominato: Signore del Fuoco. Il rosso è legato alla guerra perché è il colore che il metallo assume quando è posto nella fornace, infatti la scelta di identificare con il nome di Marte il pianeta dal colore rosso è dovuto agli ossidi di ferro prevalenti sulla sua superficie.
Parole Chiave Femminilità Rosso Simbolo Conoscenza
Abstract
Femininity is strongly linked to the symbolism of red as a color tied to fertility and blood that is poured into life for conception and not for death.Symbol to the feminine world, one thinks of the many heroines of Rosamunda’s fairy tales in Snow White, from the Lovely Sleeping to Little Red Riding Hood, all have the red color symbol.The red symbol of the fire of the Holy Spirit also inspiresand infuses knowledge of the Apostles, the color of fire is a symbol of knowledge, think of the myth of Promētheús that brings the fire to the men and the apple of the tree of knowledge in ‘Eden that is red as red is the God of Genesis called: Lord of Fire. Red is linked to war because it is the color that metal takes when it is placed in the furnace, in fact the choice to identify with the name of Mars the red-colored planet is due to iron oxides prevalent on its surface
Keys Words Femininity Red Symbol Knowledge
Il femmineo e il rosso Il rosso è legato alla guerra perché è il colore che il metallo assume quando è posto nella fornace, infatti la scelta di identificare con il nome di Marte il pianeta dal colore rosso è dovuto agli ossidi di ferro prevalenti sulla sua superficie. Nel simbolismo alchemico una delle fasi del processo alchemico è del colore rosso: la rubedo, così chiamata per le alte temperature durante questo raggiunte. Rappresenta lo zolfo e con il colore bianco che simboleggia il mercurio forma una coppia di opposti la cui unione viene denominata: nozze alchemiche . Nei miti inerenti la creazione del mondo il rosso è presente ad esempio nella Genesi dove l’individuo è plasmato con argilla rossa (Gen.1, 26;2,7), infatti Adamo significa del suolo, terra rossastra: Adamah con la radice semitica ‘DM essere rosso. I miti si susseguono per epoche storiche e culture diverse assumendo le connotazioni vitali e mortali di questo colore-archetipo. La simbologia si sussegue tramandata nei miti di ogni angolo dove l’umanità sia presente, per quello che riguarda il colore e in particolare il rosso. Nel mito mesopotamico di Tiamat la dea si fa tagliare la testa perchè il sangue possa rendere fertile la terra per la creazioni degli animali. Nella teogonia di Esiodo dal sangue rosso nacquero i giganti, entro una simbologia dove il versamento del sangue è concepito solo attraverso azioni rituali. La femminilità è fortemente connessa alla simbologia del rosso, in quanto colore legato alla fertilità e al sangue che si versa per la vita per il concepimento e non per la morte. Fino al XIX sec. l’abito da sposa era rosso , dove il rosso femminile è simbolo della caverna, dell’utero. Rosso è il garofano simbolo di Diana dea della caccia, che amata da un giovane pastore prima lo seduce e poi lo abbandona alla disperazione e dalle cui lacrime nacquero dei fiori appunto i garofani caratterizzati da un aroma speziato e sensuale. Anche la tradizione cristiana collega alle lacrime di Maria ai piedi della Croce la nascita dei garofani rossi. Nei miti irlandesi è legata al simbolo dell’acqua rossa la banshee , leggendaria creatura dagli occhi sempre rossi per via delle continue lacrime. Si nota come il rosso sia molto legato al mondo femminile, si pensi alle tante eroine delle fiabe da Rosamunda a Biancaneve, dalla Bella Addormentata a Cappuccetto Rosso tutte hanno come simbolo il colore rosso. La simbologia legata alla mela rossa , manifesto in vero del melograno, presente ad esempio nella storia di Biancaneve rappresenta il passaggio alla fase della fertilità per la donna e la comparsa del mestruo che è rosso-sangue appunto. Come il mito di Persefone che soggiorna nel regno dei morti è la rappresentazione della donna che diventa fertile, nel mito sarà il melograno il simbolo che la costringerà al soggiorno nel regno dei morti. Ma il mito di Medusa si rivolge alla comparsa della fertilità, dove il rosso in tal caso è simbolo di vita, di fertilità e di rinascita.
Dalla fenice ai rituali sciamanici Il rosso-simbolo del fuoco dello Spirito Santo inspira altresì il sapere e infonde la conoscenza sugli Apostoli, il colore del fuoco è simbolo della conoscenza, si pensi al mito di Promētheús che porta il fuoco agli uomini e alla mela dell’albero della conoscenza nell’Eden che è rossa come rosso è il Dio della Genesi denominato: Signore del Fuoco. Mosè lo vedrà come un albero ardente di un fuoco rosso e perpetuo . Il rosso è il colore che fortemente caratterizza la Cina e ampiamente presente nella sua mitologia. Huo- pu dai capelli e la barba rossi è il ministro del fuoco, questo è nondimeno rappresentato dall’Araba Fenice che rinasce dalle ceneri del proprio fuoco rosso, il cui precetto è Post Fata Resurgo dopo la morte torno ad alzarmi . Uno dei nomi greci per dire rosso infatti è φοινικοῦς, -ῆ, -οῦν Foinikus, simbolo dei seguaci del dio Sole che appunto rappresenta . La Fenice ha uno splendido piumaggio fatto da piume rosse nel corpo e penne rosee a ricoprire una parte della coda azzurra, le ali sono di porpora e oro come il collo nella sua rappresentazione iconica nell’immaginario del mito che la caratterizza . L’Araba Fenice simbolo della morte e risurrezione è associata altresì ad Osiride, alla figura di Gesù Cristo e allo Spirito Santo che è fuoco e luce simboleggiata dal rosso quale colore cerimoniale presente in numerose religioni . Il poeta e scrittore Dante Alighieri così la descriverà: […]che la fenice more e poi rinasce, quando al cinquecentesimo appressa erba ne biada in sua vita non pasce, ma sol d’incenso lacrima e d’amomo, e nardo e mirra son l’ultime fasce. (Inferno XXIV, 107-111). I rituali sciamanici magico-religiosi di molte culture hanno come fondamento la presenza del colore rosso; sono definiti sciamanici una serie di complessi rituali presenti in contesti culturali differenti tra loro, per cronologia e posizione geografica, caratterizzati una serie di tratti specifici rituali e simbolici comuni . In questi rituali il sangue ricopre un ruolo di notevole importanza, adoperato materialmente o con elementi sostitutivi che lo rappresentino attraverso ll suo colore che è rosso, riconducendo all’uso dell’ocra rossa . Diverse tradizioni sciamaniche, presentano il contatto con il sangue come scatenante della malattia iniziatica che si presenta a seguito di sintomi e fenomeni che svelandosi nella vita di un individuo senza alcun preavviso, ne fanno uno sciamano. Iniziazioni e riti di passaggio sono ovunque associati a isolamento e sofferenza, simbolo di morte e rinascita rituale. Lo sciamano che invita gli spiriti a nutrirsi del suo corpo e del suo sangue riconduce al legame che egli instaura con questi al momento dell’iniziazione. Il concetto di puro ed impuro è vitale in questo trauma iniziale del processo iniziatico e della successiva professione sciamanica, dove il sangue e la sua rappresentazione attraverso il colore rosso è una delle sostanze magiche per eccellenza . Questo colore legato agli sciamani lo si ritrova manifesto in alcuni canti turchi sud-siberiani il sangue ricorre sovente, recitano alcuni versi: nero lago formato dalle lacrime degli occhi, rosso lago formato dal sangue del petto . In base alla cultura Rong ad esempio il demone che infesta la casa è pregato ad allontanarsi invitandolo a bere il sangue rosso e mangiare la carne rossa per andar via e lasciar la casa libera. In Nepal tra i Tamang al termine di un rito in onore degli spiriti del clan un impasto di riso, carne e sangue di un gallo rosso sacrificato per l’occasione veniva offerto agli spiriti dei morti. Per i Dharmaphala nei rituali magici si esegue simbolicamente una offerta di sangue con una coppa riempita di un liquido colorato di rosso che lo rappresenta .
Biografia: A.V. 2008. Esodo, Bibbia. Roma, Cei Edizione . Nebesky-Wojkowitz, R. 1975. Oracles and demons of Tibet: The cult and iconography of the Tibetan protective deities. Graz,Akademische Druck-u Verlagsanstalt. Marazzi, U. 1984. Testi dello sciamanismo, Torino,Utet. Mastromattei, R. 1995. Tremore e potere Roma, Franco Angeli. Propp W. J. 1976. Le Radici Storiche dei Racconti di Magia, Roma, Newton Compton.
ARTICOLI: Foschi V. 2000. Il simbolismo del colore rosso. Titolo: Centro studi la runa Archivio di storia, tradizione, letteratura, filosofia.[Online], Available: https://www.centrostudilaruna.it/simbolismodelrosso.html [Accessed 31.05.2013].
Apporti di fantasia e intuizione dell’interpretazione della realtà
Anna Luana TallaritaUNIDCOM/IADE-U
Riassunto
Questo articolo vuole, attraversando lo stato dell’arte del Segno,mostrare come ilDesigner, per mezzo della sua professione, possa lasciare la propria impronta nellasocietà. Grazie alla manipolazione della materia a seguito di un atto creativo, allacui base vi siano tutti i procedimenti: dall’intuizione, alla fantasia. Attività queste,chiaramente inserite entro il complesso universo delle capacità cognitive e sensoriali, che includendosi nell’atto percettivo, consentono al designer unapropria interpretazione della realtà.
Attraverso gli organi sensoriali; aiutato dalla propria conoscenza, dalla memoria e dal ricordo. Dalla necessità di dare rispostaalla soluzione di un problema o altresì alla necessità di esprimere se stesso in quantoindividuo esistente. A conferma della propria presenza sulla condizione di pre-esistenza, e per tanto di non-essenza. L’agire pertanto nell’atto di manifestarsi inquanto volontà di potere: fare e creare, si palesa così attraverso l’atto creativo: lacreazione, l’oggetto di design.Parole chiaveSegno, Design, Potere, Percezione, Fantasia
Abstract
This article, crossing state of the art, will demonstrate how the how the designer,through his profession, he can leave his mark on the society. With to themanipulation of matter as a result of a creative act, to whose base there are all the procedures related to intuition, and imagination.These activities are includedwithin the complex cognitive and sensorial universe. That they are in the act of perception, enable the designer own interpretation of reality. Through the organsof sense; aided by their knowledge, memory and remembrance. By the need to givean answer to the solution of a problem or also to the need to express himself, as anindividual who existent. In confirmation of its presence on the pre-existence, of non-essence. Acting in the act of manifest itself as the will to power: how to make andcreate, it is revealed through the creative act: the creation, the object of design.Key WordsSign, Design, Power, Perception, Fantasy.
info@annaluanatallarita.com
Anna Luana TallaritaIADE-U Av. Dom Carlos I, nº41200-649 Lisboa, Portugal
Temporalia… non cessant vos inflammare ventura, corrumpere venientia, torqueretranseuntia. Nonne ipsa sunt quae concupita inardescunt, adepta vilescunt, amissavanescunt ?
Le cose temporali sono oggetto di continua speranza, eppure le cosesperate v’ingannano ad ogni istante; non cessano d’infiammarvi, se previste; dicorrompervi, se presenti; di tormentarvi, se passano. Non sono appunto quelle chedesiderate si accendono, possedute perdono di valore, perdute si dileguano?
(S.Agostino, Serm. 157:5) .
IL SEGNO CHE LASCIA UN SEGNO
Il segno unisce convenzionalmente qualcosa con qualvoda altro.
Veste di significato un oggetto fatto a sua raffigurazione, rappresentandolo. Il soggetto che lo detienesi isola dalla massa, attraverso simboli e convenzioni che ne legittimano ladistinzione e la pertinenza ad uno spazio specifico. I segni sono dotati di unasignificazione simbolica determinante. Dove, come il segno, anche il simbolo è caratterizzato da qualcosa altro da sè e dalla sua natura. Un significato incluso nel segno, che è capace di rinviare ad una determinata realtà,decisa dalla ricomposizione di un intero. La sua parte più importante è il contenuto,che per essere interpretato si necessita di sapere in che modo si riferisca al suooggetto. La rappresentazione: è un processo che costruisce un interpretate definito come ground, attraverso un aspetto dell’oggetto esterno presente nel segno. Attuauno schema di risposta comportamentale cognitiva, rappresentante di uncontenuto che rinvia a un oggetto. Un Segno che attraverso un flusso cognitivo arriva a generare un interpretazione.
Il cui potere è ben delineato entro gli studidella Semantica e della Semiotica. Il metodo semiotico studia il segno (Sassari,2001) e presenta un elemento definito significante di natura materiale.
Questo sirivela generatore di un fenomeno psichico collegatoa quello semiologico. Secondo elemento del segno che favorisce la significazione.La società organizza se stessa attorno ad un grande universo di segni. Da cui le comunicazionidegli esseri umani dipendono. Ne condividano l’essenza ne sostituiscono il potere,anelano alla sua interpretazione per la decodificazione della realtà, per ilraggiungimento del potere di comprensione e gestione dello spazio che occupano. Sia esso un luogo materiale entro cui i segni si manifestino, nel processo di interazione in cui siamo integrati e inseriti.
IL SIMBOLO
Il simbolo può essere usato come concetto universale per la trasmissione di qualcosa che va condiviso. Conducendo in sé una molteplicità di significati. Umberto Eco, lo intende come il segno toutcourt: convenzionale-arbitrario e caratterizzato da un senso indiretto e figurato.La funzione sociale delle configurazioni simboliche e del loro potere sichiarisce grazie all’interpretazione del simbolo-segno. Questo correlato all‘emittente e sostenuto dalla decisione del ricevente, è caratterizzato da uncontenuto indefinito, nonché legato al simbolo tramite un rapporto di analogia. Il simbolo di potere si configura come un segno analogicamente connesso aldenotato. Inserito in un contesto di credenze, di miti, di riti e di altri simboli da signifucazione dell’esistenza umana. La sua funzione è quella di determinare a priori il destino individuale e sociale, grazie alla subordinazione decisionale. Questo punto di vista può essere integrato dal potere del simbolo stesso.
I simboli di potere, infatti in base ad un criterio formale, sono come deisegni la cui esposizione è prescritta dalle azioni di imposizione compiute dai pubblicipoteri. Come altresì da consuetudini vigenti nella società. La scelta di un criterioformale, riferito a una disposizione normativa, rispondente a una consuetudinesociale atta a prescrivere l’esposizione del simbolo. Permette di superare leincertezze delle definizioni sulla sostanza stessa del simbolo. E sono relative allanatura e alle caratteristiche proprie della configurazione simbolica. I segni riferiticome simboli di potere corrispondono ai simboli politico-rappresentativi. Questisono distinti dai simboli discorsivi a carattere logico-gnoseologico.
Tra le varieinterpretazioni del simbolo, la tesi decostruttivista gli rende quel significato che gliattribuisce l’osservatore. Per quella autoritaria il processo di significazione viene dalriconoscimento da parte dell’autorità pubblica competente e che si inseriscenell’area semantica della rappresentazione simbolica. Acquistano rilevanza i varisignificati riconducibili al simbolo, in base agli usi sociali oggettivamenteriscontrabili. Nel controllo di legittimità di una norma che prescriva l’obbligo diesposizione di un simbolo.
I simboli di potere sono entità oggettive. Nel rappresentare i valori consentono dicogliere dei loro aspetti che sfuggono ad ulteriori mezzi di conoscenza.
cfr. Eco Umberto(1997; 1984), Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino G. Einaudi 206 ss.
Ibid. cfr. Semiotica e filosofia del linguaggio
V. Pacillo, Diritto, potere e simbolo religioso nella tradizione giuridica occidentale: brevi note amargine, in http://www.olir.it, dicembre 2004, 1. Sui rapporti tra diritto e «sfera della coscienza» cfr., pertutti, G. Di Cosimo, Coscienza e Costituzione. I limiti del diritto di fronte ai convincimenti interiori dellapersona, Milano 2000.
cfr. M.G. Pelayo, Miti e simboli politici, trad. it. di L. D’Arcangelo, Torino
Per la legislazione simbolica si veda cfr. ora M. Neves, Costituzionalizzazione simbolica edecostituzionalizzazione di fatto, trad. it. a cura di M. Carducci, Lecce 2004, 27 ss R. Bin, Atti normativie norme programmatiche, Milano 1988, 351 ss.; Id., Le potestà legislative regionali, dalla Bassaniniad oggi, in AA.VV., Le fonti del diritto regionale alla ricerca di una nuova identità, a cura di A. Ruggerie G. Silvestri, Milano 2001, 135 ss. cfr. A. Ruggeri, Quale Costituzione per l’Europa?, in Dir.pubbl.comp.eur.2004:162 s.
Cfr., in tema, M. Manco, Il simbolo religioso sul corpo e V. Pacillo, Le mutilazioni religiosenell’ordinamento italiano, entrambi in AA.VV., I simboli religiosi tra diritto e culture, a cura di E. Dieni-A. Ferrari-V. Pacillo